CHI SIAMO, DA DOVE VENIAMO E DOVE ANDIAMO
MOVIMENTO CULTURALE FILOSOFICO SCIENTIFICO DELLA VERITA’ FISICA E METAFISICA DELLA CREAZIONE CHE METTE L’UOMO IN UNA SANA CONNESSIONE SPIRITUALE CON L’UNIVERSO , CHE E’ PERFETTO PER ESSERE UN CASO, SVELANDO IL DISEGNO INTELLIGENTE DI SALVEZZA DELL’AUTENTICO DIO

La più grande carità che un uomo possa fare all’altro, è condurlo alla Verità
Sant’Agostino

Laurens van der Post, nel suo libro “Il mondo perduto del Kalahari”, racconta la sua esperienza con la convivenza con i boscimani del deserto del Kalahari, un popolo ancestrale profondamente legato alla natura.
Uno degli episodi più scioccanti è quando i boscimani si sorprendono di scoprire che Van der Post non poteva “ascoltare le stelle”.
“All’inizio pensavano che scherzassi o mentissi, ma quando capirono che stavo dicendo la verità, si riempirono di tristezza. Per loro, non sentire il sussurro dell’universo non è una semplice mancanza, ma un segno di malattia spirituale: la disconnessione totale con il mondo naturale.”
Il 12 febbraio 1961 nasceva l’antropologo statunitense David Graeber.


“Siamo progetti di autocreazione collettiva. E se adottassimo un approccio di questo tipo alla storia dell’umanità? E se, fin dal principio, trattassimo le persone come creature fantasiose, intelligenti e giocose, che meritano di essere viste come tali? E se, invece di raccontare che la nostra specie è precipitata da uno stato di uguaglianza idilliaco, ci domandassimo come ci siamo ritrovati prigionieri di catene concettuali così strette da non riuscire più nemmeno a immaginare la possibilità di reinventarci?” da “L’alba di tutto”.

Litigi quantistici – 2025 l’anno della fisica dell’oltre!
In fisica, pochi argomenti generano discussioni accese come le interpretazioni contraddittorie e probabilistiche della meccanica quantistica che è collegata alla coscienza e quindi allo spirito
C’è chi sostiene:
1) Esiste solo la funzione d’onda: allora benvenuti nei multi-mondi!
2) Esistono solo le particelle: e avanti con la meccanica Bohmiana!
3) La meccanica quantistica non descrive una realtà oggettiva e questo importa, perché la realtà oggettiva esiste e oggi siamo in grado di comprenderla.
4) La meccanica quantistica non è la teoria definitiva: è solo un’approssimazione, e quando scopriretecosa c’è oltre, tutto sarà più chiaro.
L’attuale tecnologia si basa sulla quantistica (microchip e non solo).
Le future innovazioni saranno ancora più avanzate grazie alla quantistica (come i computer quantistici).
E poi? Poi ci saranno altre inimmaginabili meraviglie!

LA MENTE DI DIO VERO NON E’ UN PRODOTTO DEL MONDO E VERO E’ CHE IL MONDO E’ UN PRODOTTO DI MENTI PICCOLE E MALATE CHE HANNO INNESTATO CREDENZE LIMITANTI VIOLANDO L’EVOLUZIONE COSMICA DELLE SPECIE VOLUTA DAI CREATORI, E CHI E’ CONNESSO CON L’UNIVERSO NON DAL METODO CARTESIANO CHE E’ FALLIBILE E’ REALMENTE SANO, STABILE E LIBERO E NON SE NE VA A VIVERE IN UNA CAVERNA, PIUTTOSTO USA IL SUO POTENZIALE FISICO, MENTALE E SPIRITUALE CONSAPEVOLMENTE IN ARMONIA CON ESSO E CHE PRIMA DI QUESTA ERA SCIENTIFICA NON POTEVA ESSERE CAPITO TOTALMENTE DALLA LOGICA UMANA MA SOLO DA QUELLA DIVINA. I TRE PIU’ GRANDI MISTERI RISOLTI DELL’ALBERO DELLA VITA NELLO STESSO VIAGGIO ASTRALE DELLA MADONNA E DI CRISTO SONO: UNO COSA C’ERA PRIMA DELLA CREAZIONE, DUE COSA C’E’ NELLO SPAZIO PROFONDO E COME IL NOSTRO CERVELLO ATTRAVERSO LE PUPILLE POSSONO VEDERLO? TRE COME FINIRA’ L’UNIVERSO E COME SALVARSI.
TENETEVI LONTANI DAL RAZIONALISMO DEI LUOGHI COMUNI PERCHE’ LA COSCIENZA HA UN ORDINE IMPLICATO CHE TENDE ALL’UNO PER QUESTO A EVA FU SUBITO TUTTO NELL’UNIVERSO INFINITO E NELLA REALTA’ OGGETTIVA , RICAPITOLATA IN CRISTO NEL QUALE FU SUGGELLATA UNA ALLEANZA SCIENTIFICA CHE NELLA SUA DIMENSIONE IMMORTALE DEL TEMPO HA UN SENSO CHE ATTIRA A SE’ IL MEGLIO E NESSUN FILOSOFO ESISTENTE OLTRE ME HA IL SENSO DEL DIVENIRE STORICO DELLA VITA PER RISOLVERE L’IMPOSSIBILE.

IGNE NATURA RENOVATUR INTEGRA
PERSONALITA’, AMORE E LIBERTA’: IL PONTE TRA SPIRITO E’ MATERIA E’ LA COSCIENZA PERTANTO L’ALBERO DELLA VITA E’ LA PAROLA D’ORDINE PER SPALANCARE LE PORTE DEL FUTURO DEL NUOVO MONDO

SIVE DEUS NATURA DEUS EST SCIENTIAM IN AETERNUM
C’E’ QUALCOSA DI ORIGINARIO E DI INNATO QUANDO NASCIAMO E CHE LA COSIDDETTA CIVILTA’ DEI CONDIZIONAMENTI TI FA DIMENTICARE PER QUESTO GESU’ HA DETTO CHE PER ENTRARE NEL REGNO DEI CIELI BISOGNA DIVENTARE COME BAMBINI E RINASCERE DA ACQUA E SPIRITO TOGLIENDOCI IL PATTUME E I CONDIZIONAMENTI CHE GENTE MALATA CERCA DI ROVESCIARCI ADDOSSO E SE CIO’ CHE E’ ALTISSIMO ATTRAVERSO IL CIELO RIEMPIE TUTTO L’UNIVERSO, QUESTA FORZA UNIVERSALE DELL’UNUS MUNDUS DELL’UNO SI CHIAMA DIO, IL DIO DELLA SCALA DI KARDASHEV, COSI’ CAPISCI CHE Il MONDO NON E’ MINACCIATO DA COLORO CHE FANNO IL MALE MA DA COLORO CHE LO TOLLERANO, LA SCIENZA CI INVITA A RIFLETTERE SUI MISTERI DELL’UNIVERSO E SULLE MERAVIGLIE CHE CI CIRCONDANO. OGNI SCOPERTA RAPPRESENTA UNA LUCE CHE ILLUMINA IL NOSTRO CAMMINO, E OGNI PASSO COMPIUTO INSIEME È UN DONO CHE ARRICCHISCE L’UMANITÀ.

ELHOA MARIA CAVUOTO DELLA RADICE DI RE DAVIDE
FILOSOFA COSMICA
FORMATRICE SPIRITUALE E DOCETISTA CHASSIDICA
NEUROTELEOLOGA METAQUANTISTICA
COSMOLOGA – EPIGENETISTA COMPORTAMENTALE
PER CONSULTI E PERCORSI 3888788810
mlcavuoto@tiscali.it www.infinity888it
Sai che per guarire davvero non basta curare i sintomi?
È qui che la fisica metaquantistica fa la differenza: affronta le radici profonde che governano corpo, mente ed energia. I tuoi blocchi, lo stress, le difficoltà economiche e non solo sono SOLO il sintomo di qualcosa di più profondo.Il mio percorso ti mostrerà un metodo unico che unisce scienza e spiritualità attraverso la fisica metaquantistica, per riequilibrare il tuo corpo e trasformare ansia, malessere e insicurezza in forza, abbondanza e serenità.
OLTRE GLI SCHEMI PER UNA VITA PIENA, SANA, LIBERA E FELICE
Sicuramente stiamo vivendo un nuova era nel pensiero scientifico e grazie alla mia esperienza psicospirituale totalizzante sono convinta che l’uomo ha appena scoperto la lacrima di un realtà che finalmente metterà la coscienza-consapevolezza dell’uomo al centro di una ricerca che, fino ad adesso, aveva studiato solo l’ingannevole riflesso della stessa. e che pure l’uomo ha intravisto grazie ad alcuni nell’antichità e grazie a Giordano Bruno e al quinto Vangelo apocrifo di Tommaso
Invece vorrei ringraziare lo scienziato che ha scoperto quello che già c’è e che si costringe a ridiventare filosofi e il filosofo a scoprire una spiritualità come espressione della materia.
Il fatto è che non ci siano state sino ad oggi che discipline settaristiche che ci spieghino il mistero della vita e la sua finalità, ma solo aspetti parziali che indagano su alcuni dei processi che la determinano e la inquadrano. Oggi sono state integrate in una sintesi che trascende le singole scoperte.. Quindi la religione smetterà di credere in se stessa e la scienza deve rendersi parte della filosofia, nasceranno nuove discipline che sapranno uscire dagli schemi ristretti del pregiudizio di classe, di bandiera e di preclusione altrui.
L’uomo limitato proietta il mondo e costruisce illusioni senza mai scoprirne la storia vera e la realtà oggettiva. Personalmente non pretendo di essere capita da tutti perché il carattere è la risultante dell’interazione fra il temperamento, quale predisposizione psichica innata, di tipo genetico e gli stimoli dell’ambiente e della cultura. Si determina nell’infanzia, intorno ai due anni ed ə incisivo nel percorso di evoluzione e costruzione complessa della personalità , la quale definisce l’identità unica e irripetibile del soggetto persona nel suo essere al mondo e col mondo, vale a dire nel suo modo di pensare , di sentire, di agire e non tutti hanno la capacità di vedere la realtà terrena e celeste, mi è stato difficile fugare i dubbi e ricostruire nelle condizioni di deprivazione in cui mi ha messo la Chiesa che nel III Millennio sta ancora nel Medioevo per scelta per non far capire nulla e questo Papa apostata dice un mucchio di corbellerie mentre sa la verità ma impedisce al vero Dio di interagire con la realtà e poiché anche se solo in potenza ho il potere dell’Universo mi ha fatta perseguitare dall’èlite, ma infine con la ferrea volontà di mettere a segno i disegni di questo arcano Dio mi riprendo la mia libertà e volo nuovamente sperando vivamente che si instauri un clima di crescita reciproca tra atei e credenti che sono chiamati a capire razionalmente e sopratutto con gli scienziati più avanzati che sperano in un ritorno del determinismo.
OLTRE L’ETERNO RITORNO COSMOGONICO
“Era questa la vita? Va bene! Ancora una volta!” – Nietzsche: Eterno ritorno e prospettiva esistenziale
Non a caso, amor fati ed eterno ritorno costituiscono l’essenza dell’insegnamento di Zarathustra: «Ecco, tu [Zarathustra] sei il maestro dell’eterno ritorno [….] Vedi, noi sappiamo ciò che tu insegni: che tutte le cose eternamente ritornano e noi con esse, e che noi siamo stati già, eterne volte, e tutte le cose con noi.
Tu insegni che vi è un grande anno del divenire, un’immensità di anno grande: esso, come una clessidra, deve sempre di nuovo rovesciarsi, per potere sempre di nuovo scorrere, e finire di scorrere». (Zarathustra, Parte III, Il Convalescente)
Il segreto sta nella porta carraia, quella su cui è scritta a lettere di fuoco la parola “attimo”. Nell’originale tedesco, “Augenblick
La linea del tempo non si è spezzata, prosegue, ma s’incurva all’orizzonte, e tu, finalmente, sei in grado di vederla mentre s’incurva! Oltre la porta carraia la vedi filar via in una direzione e la immagini tornare indietro dall’altra.
Il segreto sta nella porta carraia, quella su cui è scritta a lettere di fuoco la parola “attimo”. Nell’originale tedesco, “Augenblick”.
Augenblick è una parola meravigliosa. Alla lettera significa “batter d’occhio”. Il segreto del tempo è proprio lì, nel batter di ciglia o, per applicare uno dei principi della meditazione “ana-pa-na-sa-ti” nel respiro,molto probabilmente di derivazione stoica.
L’eterno ritorno è, allo stesso tempo, teoria cosmologica e concezione di vita.

IL VUOTO SPIRITUALE DEL XXX MILLENNIO
Definire la spiritualità è un compito pieno di sfide dove le categorie mentali non possono e non devono essere insufficienti. Tuttavia, considerando il ruolo cruciale che questa dimensione umana svolge nella comprensione di sé e del mono e nell’affrontare le dipendenze patologiche, è necessario un tentativo da estrinsecare in una società caotica e malata.nella quale, tuttavia c’è un ordine nascosto nel quale c’è un risveglio delle coscienza e quindi dello spirito.La spiritualità è il respiro profondo dell’anima, la forza invisibile che riempie il vuoto dell’esistenza e ci collega a qualcosa di più grande, qualcosa di trascendente. Serve come bussola interiore che guida gli esseri umani verso una vita più autentica e significativa, permettendo loro di sentirsi parte di un disegno universale. Senza di essa, l’umanità sperimenta una profonda disconnessione che né il successo professionale né i piaceri materiali possono colmare appieno. Trascurare la propria dimensione spirituale dà luogo a una mancanza di significato, portando a confusione e alienazione. Questo senso di disconnessione esistenziale, radicato nell’assenza di uno scopo più profondo, spinge gli individui a cercare urgentemente qualcosa per colmare il vuoto. Tuttavia nessuna conquista o possesso materiale può sostituire un legame autentico con la propria spiritualità che senza i condizionamenti della civiltà dovrebbe naturalmente essere connessa all’Universo
“12 Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle visioni e alle rivelazioni del Signore. 2 Conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. 3 E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – 4 fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. 5 Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle mie debolezze. 6 Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché direi solo la verità; ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me.” San Paolo 2 Corinzi 12
LA MENTE NON APPARE PIU COME UNA INTRUSA ACCIDENTALE NEL REGNO DELLA MATERIA. DOBBIAMO SCEGLIERE CHE LA SALUTE SIA IL CREATORE E IL GOVERNATORE DEL REGNO DELLA MATERIA. SIR JAMES JEANS
TUTTO CIO’ CHE SARA’ SCIOLTO IN CIELO SARA’ SCIOLTO IN TERRA
GESU’ DI NAZARETH DETTO IL CRISTO

SE LA LOGICA FERREA DELLA TECNOLOGIA E’ QUELLA DI RAGGIUNGERE I PROPRI SCOPI CON IL MINOR NUMERO DI MEZZI E PERTANTO VIVIAMO IN UN SISTEMA TOTALITARIO DOVE LE PERSONE SENZA PENSIERO VIVONO SOLO IN BASE AL CALCOLO COME DEGLI AUTOMI, NOI DOBBIAMO LIBERARCI CON UNA CULTURA ALTERNATIVA E UMANISTICA FATTA DI UN’ETICA E VALORI REALMENTE UNIVERSALI.

« A chi chiede a che cosa serva la filosofia, bisogna rispondere aggressivamente perché la domanda è volutamente ironica e caustica. La filosofia non serve né allo Stato né alla Chiesa, che hanno altre preoccupazioni, e non è al servizio di nessuna potenza consolidata. La filosofia serve a rattristare: una filosofia che non rattristi, che non riesca a contrariare nessuno, che non sia in grado di arrecare alcun danno alla stupidità e di smascherare lo scandalo, non è filosofia. »
Gilles Deleuze, “Nietzsche e la filosofia”

DIRITTI VERSO LA META

Sapevi che l’autenticità non è uno stata fisso ma un processo dinamico? E che il cervello e che la crescita personale si attivano in modo specifico quado si è veramente autentici? Ma sopratutto che l’integrazione del sé può essere scientificamente misurata e sviluppata? La scienza ha dimostrato che la frammentazione del sé è la principale causa del malessere psicologico e fisico e quindi il vero problema della società, ci sono diverse soluzioni dallo yoga, alla psicoanalisi. ma una efficace essere il “brainstorming” positivo che indica la strada
L’umanità sta attraversando una fase che va dall’alienato e alienante e mortale narcisismo egocentrato dualista e materialista ampiamente trattato nelle opere di Erich Fromm, al risveglio spirituale e i benefici di questi percorsi producono sintropia, cioè abbattimento del caos interiore, aumento del benessere spirituale, mentale, fisico ed emotivo, integrazione di una maggiore conoscenza dell’esistenza fisica, miglioramento del sonno, esperienze nuove, esperienza di tutta la realtà potenziate di telepatia, chiaroveggenza, sogni lucidi e percezioni dell’aura e viaggi astrali, fenomeni, messaggi e visioni di sincronicità. In altre parole esiste un oceano di pur vibrante coscienza in ogni persona nascosta al di là del velo delle illusioni. Questa coscienza è chiamata campo unificato dalla scienza fisica moderna che ci dice che tutto emerge da questo campo unificato, le scienze moderne sono correlate agli antichi insegnamenti cosmici che sono stati tenuti nascosti, ma questo campo unificato porta energia, beatitudine, e pace è una esperienza dove bisogna morirci dentro che fa capire intellettualmente e intuitivamente la trascendenza della pura coscienza che vi illumina. Essa cresce e la finale meta di questa coscienza è chiamata illuminazione che culmina con la connessione metafisica dell’Universo dove l’intuizione cresce rivelando il vero Dio dei mondi superiori della scala di Kardashev che ci ha donato il Cristo e il suo spirito. Questo campo è il campo della pura conoscenza e autorealizzazione che attiva anche il potere biosomatico del Dna donandovi una salute perfetta. Vi ci tuffate dentro e sapete dove andare e cosa fare, arriva un oceano di soluzioni, di gioia di vivere e le persone diventano amici, è una esperienza bellissima ed è a questo livello di vita che siamo UNO. Siamo UNO IN TUTTO

PSICOANALISI E MAGIA. LA REALTA’ SI CREA CON LA COSCIENZA
“Mistica: l’oscura autopercezione del mondo che è al di fuori dell’Io, dell’Es.”
Sigmund Freud (Risultati, idee, problemi) 1938
La rottura tra Freud e Jung ha scosso come un terremoto la nascente Psicoanalisi. Se Jung era stato inizialmente scelto da Freud come suo “delfino”, le loro strade si separarono per sempre nel 1912. Tuttavia, la distanza tra i due non era legata “solo” alla diversa concezione della libido. Jung, a differenza di Freud, rifiutava l’idea che la libido fosse di matrice sessuale, vedendola come una forma di energia psichica indifferenziata, presente potenzialmente in molte forme diverse.Tra i temi che divisero questi due grandi della psicoanalisi, vi è anche il rapporto con la magia.Freud vedeva nel misticismo e nei fenomeni soprannaturali delle costruzioni artificiose, delle finzioni ideate per ingannare. Anche laddove questi fenomeni fossero vissuti con convinzione e sincerità, per Freud si trattava di fenomeni spiegabili razionalmente, dal punto di vista psichico.I fenomeni soprannaturali quindi, per Freud, fanno parte di costruzioni psichiche e ad esse vanno ricondotti, facendo emergere la dimensione di inganno che essi comportano. Freud spiegherà nel dettaglio la propria posizione in opere come “Totem e Tabù” (1913).La magia e i fenomeni soprannaturali non sarebbero che componenti di una costruzione, come gli elementi di un sogno. La loro unica utilità quindi è decodificarli e mostrare quali impulsi inconsci hanno portato alla loro elaborazione. La risposta ai fenomeni paranormali quindi non andrebbe cercata che nella mente e nell’inconscio di chi ne fa esperienza, non nel mondo. Ecco quindi spiegato l’aforisma di Freud: la mistica sarebbe il modo tramite cui l’Es ha autopercezione di sé, fuori dalle logiche dell’Io.
Per Jung invece era necessario approfondire le religioni, il misticismo e la magia non come costruzioni psichiche, ma come possibili fenomeni determinati dall’energia psichica.La visione junghiana quindi non vede nella mente il luogo nelle quali vengono formate delle costruzioni in seguito proiettate all’esterno. Per Jung, il confine tra inconscio personale, collettivo e natura è molto labile. Per questo è possibile osservare fenomeni singolari, come la sincronicità;
La concezione junghiana vede nelle coincidenze, nei fenomeni soprannaturali e nel misticismo un fenomeno psichico che collega l’uomo al resto degli esseri viventi: questo aprirebbe quindi ad un’esplorazione di questo mondo dall’interno, diversamente da quanto ipotizzato da Freud. Le diverse posizioni di Freud e Jung riflettono anche i loro differenti interessi: ad esempio, se per Freud il mito era una metafora per spiegare un fenomeno psichico, per Jung il mito può essere inteso come una costruzione inconscia collettiva, diretta emanazione di quel fenomeno psichico.
L’articolo completo è disponibile sul sito.. Per approfondire: – Freud – Totem e Tabù (1913);-Jung – Sogni, ricordi e riflessioni (1961);-Jung – Inconscio, occultismo e magia.
Sapevi che l’autenticità non è uno stata fisso ma un processo dinamico? E che il cervello si attiva in modo specifico quando si è veramente autentici? Ma sopratutto che l’integrazione del sé può essere scientificamente misurata e sviluppata? La scienza ha dimostrato che la frammentazione del sé è la principale causa del malessere psicologico e fisico delle persone e che tutto dipende dal percorso individuale che si sceglie di affrontare. La filosofia, lo yoga, la psicoanalisi. Sono strumenti culturali per affrontare il disagio, in particolare la bioenergetica è un approccio psicoterapeutico che combina il lavoro sul corpo e sulla mente per favorire il benessere psicofisico. Ideata da Alexander Lowen negli anni ’50, si basa sull’idea che le esperienze emotive e psicologiche siano strettamente collegate al corpo e si riflettano nella postura, nella respirazione, nei movimenti e nella tensione muscolare.
Principi fondamentali:

  1. Energia vitale: La bioenergetica considera l’energia vitale come un elemento centrale. Blocchi emotivi o traumi possono ostacolare il libero flusso di energia nel corpo, causando tensioni fisiche e disturbi psicologici. 2. Unità corpo-mente: Emozioni, pensieri e corpo sono interconnessi. Un problema psicologico può manifestarsi nel corpo sotto forma di tensioni muscolari croniche.
  2. Espressione emotiva: Attraverso specifici esercizi fisici e respiratori, si facilita l’espressione di emozioni represse o bloccate. Tecniche principali:Esercizi di respirazione: Aiutano a migliorare il flusso di energia e a liberare tensioni.Movimenti corporei: Come tremori, salti o spostamenti, per sciogliere blocchi muscolari. Esplorazione posturale: Analisi della postura e del linguaggio corporeo per comprendere stati emotivi e traumi. Rilascio emotivo: Si incoraggia l’espressione di sentimenti repressi attraverso il movimento e la voce .Benefici:Riduzione dello stress e delle tensioni muscolari.Maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo.Liberazione di emozioni bloccate.
    Miglioramento del benessere psicofisico. La bioenergetica è particolarmente indicata per chi soffre di ansia, depressione, traumi, o per chi desidera connettersi più profondamente con il proprio corpo e le proprie emozioni. Secondo la bioenergetica, teoria sviluppata da Alexander Lowen, i tipi di carattere rappresentano strategie psicofisiche che l’individuo sviluppa per adattarsi a esperienze emotive e relazionali durante l’infanzia. Lowen descrive cinque tipi di carattere principali, ciascuno con caratteristiche fisiche, emotive e comportamentali specifiche:1. Carattere Schizoide
    Origine: Esperienze precoci di rifiuto o mancanza di accettazione.Caratteristiche: Tendenza al distacco emotivo e relazionale; corpo fragile o frammentato, con tensioni muscolari irregolari. Comportamento: Bisogno di protezione, difficoltà a fidarsi degli altri, creatività elevata ma accompagnata da isolamento. 2. Carattere Orale Origine: Deprivazione affettiva o abbandono, spesso legati a una carenza d nutrimento emotivo durante l’infanzia. Caratteristiche: Corpo slanciato o poco sviluppato, con tensioni intorno a bocca e mascella. Comportamento: Bisogno di dipendenza e sostegno; tendenza a esaurirsi nel dare agli altri. 3. Carattere Masochista Origine: Controllo eccessivo da parte delle figure genitoriali, con repressione dell’aggressività. Caratteristiche: Corpo compatto e contratto, con tensioni muscolari generalizzate. Comportamento: Tendenza alla sottomissione, sacrificio personale e difficoltà a esprimere rabbia. 4. Carattere Psicopatico Origine: Tradimento o manipolazione precoce da parte di figure di attaccamento.Caratteristiche: Aspetto fisico forte, con tensioni nella parte superiore del corpo (petto e collo). Comportamento: Bisogno di controllo sugli altri, tendenza a manipolare o dominare, ma con paura dell’intimità.5. Carattere Rigido Origine: Conflitti legati alla sessualità, come rifiuto di amore o umiliazione.Caratteristiche: Corpo ben proporzionato e rigido, con tensioni muscolari diffuse. Comportamento: Tendenza al perfezionismo, difficoltà a lasciarsi andare emotivamente e fisicamente.Questi tipi di carattere non sono rigidi, ma rappresentano archetipi che possono combinarsi e influenzarsi reciprocamente in ogni individuo. La terapia bioenergetica mira a sciogliere queste tensioni corporee per favorire l’equilibrio emotivo e la crescita personale. https://youtu.be/3jLkFQRZxYM
    Roberto Ruga psicoterapeuta, consulenze online con videochiamata, per info scrivi su whatsapp al 338 169 2473

SARTRE CON FREUD
L’Io non è il soggetto e la coscienza è in divenire

Con Cartesio e il suo “Cogito ergo sum” è nato un uomo nuovo, l’uomo della scienza, che vede una coincidenza tra pensiero ed essere. La res cogitans, infatti, rappresenta la realtà psichica, caratterizzata dalla consapevolezza. L’operazione di Cartesio ha avuto un ruolo decisivo nell’allontanare l’angoscia dalla vita dell’uomo: finalmente, alla decisiva e terribile domanda “Chi sono?” è possibile rispondere: “Semplice, sono (un) Io!”Freud tuttavia ha colto quanto l’Io in realtà non fosse che un “oggetto” tra gli altri, anche se molto importante. La scoperta dell’inconscio e delle altre istanze psichiche hanno svelato quella che Freud ha definito una delle maggiori “ferite” per il nostro narcisismo: l’Io, che si vuole totale, pieno e senza scarti, in realtà non è neanche “padrone a casa propria”. Anche Sartre ribadisce la dimensione di “oggetto” dell’Io: esso non sarebbe che un insieme di rappresentazioni, composto di immagini, che Sartre contrappone alla coscienza, che il filosofo fa coincidere con la soggettività.
Se l’Io ha una dimensione sostanziale, la coscienza è invece attimo, fenomeno, apparizione, in perenne movimento. Per Sartre, l’Io per fuggire l’angoscia del “nulla” che costituisce la sua essenza più autentica, si rifugia nella “malafede”: il credersi un Io, la mala-fede nella credenza di essere un “tutto”, un “pieno”, per fuggire dall’angoscia dell’incontro col vuoto che ci abita. Per approfondire:
-Freud – Introduzione alla Psicoanalisi; -Cartesio – Meditazioni metafisiche;
-Sartre – La trascendenza dell’Ego.

LA TENSIONE INTERNA DELL’UOMO VERSO L’INTEGRAZIONE E’ TESA ALL’UOMO UNIVERSALE, QUINDI ALLA CONOSCENZA DELLA PROPRIA VERITA’ PERSONALE E QUELLA ALTRUI
Carl Jung si è sempre tenuto a distanza dal razionalismo, tanto che lo criticava ritenendolo limitato. Questo sembra paradossale, poiché Jung è stato profondamente influenzato dal pensiero di Goethe, in particolare dalla sua opera Faust. Nello specifico, fu influenzato dal Faust di Goethe per la sua esplorazione della psiche umana, in particolare per i temi del conflitto interiore, del sé ombra e della ricerca dell’auto-realizzazione. Jung vedeva Faust come un’allegoria del processo di individuazione, in cui la lotta e la trasformazione finale di Faust riflettevano il viaggio psicologico verso l’integrazione dell’inconscio e il raggiungimento della completezza.
Nonostante Goethe abbia intrapreso studi alchemici, prima di scrivere il Faust è stato profondamente influenzato dal razionalismo di Spinoza e considerava l’Etica di Spinoza una delle opere che maggiormente lo avevano influenzato. Jung, pur criticando aspramente il razionalismo, non si rende conto che egli stesso è stato influenzato da Goethe, il quale apprezzava molto le opere del razionalista Spinoza. Se Goethe non avesse letto le opere di Spinoza, è probabile che il Faust non sarebbe stato lo stesso. Questa contraddizione evidenzia come anche le critiche di Jung al razionalismo non possano prescindere dall’influenza che quest’ultimo ha avuto nella formazione della sua visione del mondo. Nonostante le sue obiezioni al razionalismo, Jung non riusciva a sfuggire all’influenza che grandi pensatori come Goethe e Spinoza avevano esercitato su di lui. Le sue riflessioni sul processo di individuazione e sull’importanza dell’integrazione delle opposte forze psichiche sono, infatti, radicate in un pensiero che, pur criticando il razionalismo, ne ha comunque assorbito alcuni aspetti fondamentali. “Al razionalista illuminato devo porre una domanda: la sua riduzione razionale ha portato a un benefico dominio della materia e dello spirito? Egli accennerà con orgoglio ai progressi della fisica e della medicina, alla liberazione dello spirito dall’ottusità medievale e – da cristiano benevolo – alla redenzione dall’angoscia dei demoni. Ma noi domandiamo ancora: a che hanno portato tutte le altre conquiste della civiltà? La tremenda risposta sta davanti ai nostri occhi: noi non siamo liberati da nessuna angoscia; un tenebroso incubo pesa sul mondo. La ragione è finora miseramente fallita, e proprio ciò che tutti vogliono evitare accade con tragica progressione.”
~ Carl Gustav Jung, Fenomenologia dello spirito nella fiaba ~

L’ACCETTAZIONE DEL PROPRIO MALE:
L’accoglienza del proprio male neutralizza il vuoto. Non si può dissolvere il bene col bene, il bene può essere dissolto solo con il male senza il quale non si può vivere. In una parola, il terribile e il sublime sono inseparabili e il male, affliggendoci come un nemico, va visto come parte integrante della vita. La sua accettazione è segno di maturità; accettandolo con piena e tranquilla consapevolezza, non se ne rimane sopraffatti: “Tu soffri a causa del male, perché segretamente lo ami, senza esserne consapevole dinanzi ai tuoi occhi. Vorresti sfuggirlo e cominci a odiarlo. E ancora una volta resti legato al male dal tuo odio perché, sia che tu lo ami sia che tu lo odi, per te è lo stesso: sei legato al male. Il male va accettato. Quel che vogliamo, rimane nelle nostre mani. Ciò che non vogliamo, ma che è più forte di noi, ci trascina con sé e noi non possiamo fermarlo, senza recar danno. La nostra forza resta infatti incatenata al male. Dunque dobbiamo accettare il nostro male, senza amore né odio, riconoscendo che esso esiste e che deve avere la sua parte nella vita. In questo modo gli togliamo la forza di sopraffarci1”. 1 “Il libro rosso”, “L’apertura dell’uovo”, ediz. studio pag. p. 194.( Citazione e post di Federico Guastalla in “Il Libro Rosso Riflessioni e immagini)
C’è una distinzione importante da fare riguardo questo pensiero di Jung tra la accettazione del male e l’arrendersi ad esso. Quando Jung parla di ” accettazione”, intende riferirsi alla consapevolezza: il male dentro di noi va riconosciuto e non nascosto, rimosso o proiettato fuori di noi. In questo senso si parla di accettazione, si accetta che esista e nessuno ne è immune.Questo ha lo scopo non tanto di creare i presupposti per un pericoloso relativismo etico e morale, quanto di metterci in grado di operare ai fini di una integrazione psichica, di una guarigione spirituale. Il male può essere vinto se si accetta di riconoscerlo e di guardarlo in faccia.
Questo avviene soprattutto quando fissiamo la superficie levigata dello specchio.

Nel cammino stoico, i rituali quotidiani non sono semplici abitudini, ma ponti che collegano la saggezza antica alla vita moderna. Non sono i grandi gesti occasionali, ma le piccole azioni quotidiane che forgiano il carattere. Marco Aurelio
Questa riflessione ci invita a considerare come ogni momento della nostra giornata possa diventare un’opportunità di pratica.
Concetto del giorno
Il rituale, nella sua essenza più profonda, è un atto di presenza consapevole. Non è la meccanica ripetizione di gesti, ma la trasformazione di azioni ordinarie in momenti di pratica straordinaria. Gli stoici comprendevano che la vera trasformazione non avviene attraverso eventi eccezionali, ma attraverso la costante applicazione dei principi filosofici nella vita quotidiana. Questa pratica richiede pazienza e dedizione. Come un giardiniere che cura quotidianamente le sue piante, così noi coltiviamo la nostra saggezza attraverso piccoli atti consapevoli ripetuti con costanza. Il risveglio diventa un momento di contemplazione, il pasto un’occasione di gratitudine, ogni interazione una possibilità di praticare la virtù. Consiglio pratico del giorno Scegli tre azioni quotidiane da trasformare in rituali Per ogni rituale, definisci un’intenzione chiara Pratica la presenza totale durante questi momenti
Osserva come questa consapevolezza si espande nel resto della giornata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *